La vita di chi scrive, che sia per passione o per lavoro, o in
generale delle persone creative è sempre contraddistinta da un
innato bisogno di disseminare appunti in ogni dove. Non importa che
si tratti di elaborate pagine di Word, quaderni dedicati, pagine
protocollo ottenute col sangue, fogli orfani in A6, foglietti, post
it, telefoni, braccia e sì.... anche tovaglioli del bar! Ma è
essenziale segnare quella precisa informazione. Perché
fondamentalmente le idee sono come la diarrea, ti sorprende quando
meno te lo aspetti! Ed ecco che si corre
subito in cerca della prima tavola su cui scaricare la propria idea. Purtroppo non sono mai troppo brillanti, ma alle volte capita che sia essenziale buttare giù una bozza. Sarà pure un dettaglio inutile, però potrebbe fornire, per quanto grezzo, una base per potenziali futuri lavori.
Ed è così che ha inizio l'imbrattamento selvaggio di qualsiasi
superficie possa essere sporcata da uno dei mille bizzarri strumenti
a nostra disposizione, salse comprese. Le idee che vengono in mente
possono essere folli, ponderate, stupide, geniali, alcolizzate e
“lassative”, le quali generalmente finiscono nella spazzatura –
oppure nel cesso, dipende da dove siete seduti.
subito in cerca della prima tavola su cui scaricare la propria idea. Purtroppo non sono mai troppo brillanti, ma alle volte capita che sia essenziale buttare giù una bozza. Sarà pure un dettaglio inutile, però potrebbe fornire, per quanto grezzo, una base per potenziali futuri lavori.

Sono certo ci sia uno studio che illustri al meglio come, per chi
scrive, sia più produttivo stare distante dalla propria opera, ma
deve essere costretto. Avere tante cose fra i piedi, come un lavoro,
una scimmia parlante o chissà cos'altro, consente alla nostra mente
di aprirsi, e di conseguenza di concentrarsi su ciò che si vuole
maggiormente: scrivere.
È una soluzione difficile da comprendere, perché proprio nel
momento in cui arriviamo a dire: “Non ho tempo per scrivere”
ci accorgiamo che è lo stesso attimo che ci consentirà di
trascrivere una quantità infinita di appunti, nonché di trama, una
volta che saremo davanti al PC. Sarei curioso di conoscere il punto
di vista di altri riguardo la questione.

Una malattia? Forse, ma questo è il mondo delle persone creative:
folli che scrivono cose su fogli, e magari poi li perdono.
G.G. Pintore
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