Alcune delle illustrazioni di Costantino Nieddu |
Fa
uno strano effetto ammetterlo, ma è già trascorso oltre un anno da
quando Le Ombre del Destino: Il Cavaliere dagli occhi purpurei è
stato pubblicato. Ricordo ancora come ci sentimmo in quel preciso
momento: sentivamo che le nostre vite stavano per cambiare, e che
davanti a noi si stava aprendo un futuro diverso. Sapevamo che, una
volta intrapresa questa via, non vi sarebbe stato un buon modo per
tirarsi indietro; per nostra fortuna questo pensiero non ci ha
chiamati in causa. Accade che quando s'insegue un sogno, e non si
riesce ad acciuffarlo, il resto della vita continui a scorrere,
lasciandoti indietro. Purtroppo, anche noi per inseguirlo ci siamo
persi qualcosa, ma ci siamo sempre imposti di far coincidere il sogno
con la realtà. Tornando indietro nei mesi, ripensando agli svariati
eventi a cui la Fantasy Factory ha partecipato, ci siamo accorti di
come questa avventura ci abbia cambiato nel profondo; ora il mondo
non ci appare più come un anno fa, quando eravamo armati unicamente
di buoni propositi per affrontare questo percorso, certi che avremmo
incrociato la strada di persone che avrebbero contribuito ad
incrementare il nostro desiderio di dare vita a veri e propri mondi.
Il
tempo ci è servito per capire molte cose,
ed altre ancora siamo pronti ad apprenderle, finché ci sarà data la possibilità. Ci siamo presi le nostre soddisfazioni, dobbiamo ammetterlo, quando abbiamo incontrato un pubblico voglioso di saziarsi delle nostre capacità, quando siamo stati interpellati per avere dei consigli ed ogni volta che il semplice desiderio di qualcuno di conoscerci, ci riempiva di orgoglio. Ma non possiamo negare che ci siano state anche delle delusioni – principalmente da persone, enti ed organizzazioni – da parte di chi avrebbe potuto porgerci la propria mano, aiutandoci in questa impresa, invece di sbatterci la porta in faccia. E, per chi sta emergendo, il supporto è essenziale. Siamo ancora in piedi, nonostante tutto, pronti per una nuova battaglia.
ed altre ancora siamo pronti ad apprenderle, finché ci sarà data la possibilità. Ci siamo presi le nostre soddisfazioni, dobbiamo ammetterlo, quando abbiamo incontrato un pubblico voglioso di saziarsi delle nostre capacità, quando siamo stati interpellati per avere dei consigli ed ogni volta che il semplice desiderio di qualcuno di conoscerci, ci riempiva di orgoglio. Ma non possiamo negare che ci siano state anche delle delusioni – principalmente da persone, enti ed organizzazioni – da parte di chi avrebbe potuto porgerci la propria mano, aiutandoci in questa impresa, invece di sbatterci la porta in faccia. E, per chi sta emergendo, il supporto è essenziale. Siamo ancora in piedi, nonostante tutto, pronti per una nuova battaglia.
A
discapito di quello che ci è sempre stato riservato, noi ci siamo
mostrati versatili, e non abbiamo disdegnato mai di lanciarci in
nuove proposte, in nuovi contest, in nuove esperienze. E ci siamo
guardati bene dal chiedere un compenso per la nostra partecipazione;
anzi, spesso siamo stati costretti a togliere i soldi dalle nostre
tasche, pur di offrire un servizio che normalmente viene pagato, in
quanto questo per noi è a tutti gli effetti un lavoro. Il concetto
del gratuito è sempre più disprezzato oggi, e continuiamo a
chiederci come sia possibile. “Finché ti chiedono di fare qualcosa
gratis, va bene. Ma non azzardati a chiedere tu di farlo, perché
allora sembrerai uno straccione, piuttosto che qualcuno disposto a
farsi conoscere e a dare il proprio contributo per qualcosa che
reputa sensato. Ma forse siamo noi ad essere sbagliati, e a
pretendere semplicemente collaborazione da chi crede di avere già
una posizione tale da poter fare a meno di personaggi emergenti.
Abbandonati
alle nostre uniche forze, al nostro coraggio ed alla nostra passione,
abbiamo deciso comunque di andare avanti. Ci siamo spostati altrove,
dove fosse possibile farci sentire e, se anche lì non dovesse
funzionare, vorrà dire che altrove ci presteranno attenzione, poco a
poco.
Il
progetto de “Le Ombre del Destino” ha raggiunto comunque un
obiettivo che supera le normali aspettative; è un traguardo che non
possiamo trascurare: dobbiamo esser fieri di averlo fatto vivere con
la scrittura, l'arte illustrativa e addirittura la voce. Comunque
vada in futuro per noi, il progetto sarà sempre disponibile, e non
si eclisserà come qualcosa di mai avvenuto: un segno del suo
passaggio è riuscito a lasciarlo, e di questo non possiamo essere
più che felici. Ma è giunto il momento di cambiare pagina, forse
completamente. Che ne sarà di tutto ciò, allora?
Semplicemente
muterà insieme a noi, anche se non c'è nulla di certo per ora. La
Saga ha già un secondo libro pronto, ed un altro in stesura.
Piuttosto, ho preso in considerazione l'idea di cambiare il titolo di
quella che, anche non dovendo riuscire ad arrivare ad essere una Best
Seller, sarà comunque una saga. Un serie di libri che continuerà,
finché avremo piacere di raccontarla, e che ripartirà proprio dal
suo ultimo capitolo edito. Come abbiamo sempre detto, se un giorno la
nostra fatica non sarà ripagata, doneremo il frutto del nostro
lavoro al web, a quello fatto di persone che vogliono semplicemente
ascoltare una storia.
Intanto,
per ora ci stiamo dedicando ai prossimi lavori sul romanzo “Il
Crepuscolo dei Carashir” che vedrà le figure all'interno della
Fantasy Factory incontrarsi completamente per la prima volta in un
opera edita. Anche questo romanzo tratterà di elementi riguardanti
il mondo che conosciamo, Draakhonsgaard, ma con componenti che sono
in grado di dimostrare il progresso creativo che ci ha portato sino a
dove siamo ora.
Per
chi ci segue, dunque, la storia continua...
- La Fantasy Factory
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