giovedì 30 aprile 2015

Un carrello di ricordi, una folata del destino, dei vecchi sogni

Un carrello di ricordi, una folata del destino, dei vecchi sogni



L’uomo sfregò le mani: il freddo le aveva avvizzite, e la ruvida pelle
si spaccò. Era padrone unicamente di quegli stracci sporchi e umidi,
oltre che dei ricordi. Quando hai perso tutto non ti resta che osservare
il mondo passivamente. Un carrello del supermercato fece capolino ad un
metro da lui, prima che una poderosa folata di vento lo ribaltasse. Lo
travolse, ricoprendolo di cartoni. Il povero mendicante imprecò,
agitandosi per liberarsi, ma la sua voce morì come il vento. Dei vecchi
fumetti, sgualciti e strappati in più parti erano caduti sul suo grembo.
Lui stesso era l’autore.

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